Dedicazione della Chiesa
Il 16 novembre 1997, ricorrendo il 35° Anniversario dell'Erezione Canonica ed il 25° dall'inizio del ministero pastorale, l'Arcivescovo Mons.
Salvatore De Giorgi compie il Rito di Dedicazione della Chiesa e dell'Altare.
Ma cosa significa "Dedicazione " ? E' la sottrazione dell'edificio materiale della Chiesa ad ogni uso profano e la consegna piena e completa a Dio
ed all'uso sacro. Infatti essa è dedicata soltanto a Dio: " D.O.M. " ( Deo Optimo Maximo )....a Dio Buonissimo,
Grandissimo, si leggeva fino a qualche anno fa sul frontale di qualche chiesa e " in honorem Beati.....o Sancti....." ( in onore di San....), anche se la
consuetudine ci fa chiamare le Chiese dal Titolo del Santo ivi venerato.
" Non ai Martiri, ma al Dio dei Martiri dedichiamo altari, anche se lo facciamo nelle memorie dei Martiri"( Cfr. S. Agostino ,Contra Faustum XX,21,
PL 43,384 ). Nella tradizione liturgica più antica la celebrazione Eucaristica costituiva per sè stessa la Dedicazione della Chiesa e dell'Altare. I
sepolcri dei Martiri divennero presto il luogo delle celebrazioni liturgiche, soprattutto dell'Eucaristia e poichè non in tutte le località si potevano
costruire Chiese sulle loro tombe ( le traslazioni per secoli non furono ammesse ), si introdusse l'uso di sostituire alle Reliquie autentiche dei
Martiri i " Brandea", cioè pezzi di stoffe preziose messe a contatto con le Reliquie e considerati equivalenti. Con le traslazioni dei corpi dei Martiri
in seguito alle invasioni barbariche, quest'uso di celebrare l'Eucaristia sopra la Reliquia del martire si era già consolidato.
In epoca carolingia si sviluppò un Rito proprio di deposizione delle Reliquie in occasione della consacrazione dell'altare.
Il confronto dei riti dedicatori del Tabernacolo dell'Antica Alleanza e degli altari eretti da Abramo, Giacobbe e Mosè, arricchì il rito con lustrazioni,
incensazioni, unzioni. La Dedicazione della Chiesa e dell'Altare è stato un momento forte del cammino della Comunità cristiana di San Francesco
di Sales, con un carattere gioioso e comunitario permanente;il giorno della Dedicazione sarà sempre celebrato in futuro con il grado liturgico di
Solennità.
L'Arcivescovo, accompagnato dal Parroco Don Pietro Bumbalo e dei Revv. Presbiteri Giuseppe Bucaro, Parroco coordinatore, Mario Scalici MSC e dai
PP:Francescani della Chiesa della Resurrezione, fa il suo ingresso in Chiesa, mentrela Corale esegue "Gioisci tu, Gerusalemme ". Nella processione introitale viene
portata la Reliquia del Cuore di San Francesco di Sales, che viene posta tra due ceri in presbiterio. Dopo aver salutato l'Assemblea il Vescovo siede e il Parroco gli
presenta il sacro Edificio nella sua nuova ristrutturazione.
Viene quindi benedetta l'acqua, con la quale il Vescovo asperge il Popolo cristiano e il nuovo altare. La Concelebrazione prosegue con il canto del " Gloria a Dio ".
Vengono proclamate le Letture: 1 Re 8,22-23;27-30; il salmo 18 con l'antifona " Le tue parole, Signore, sono spirito e vita "; 1 Pt.2,4-9; Vangelo Gv. 4,19-24.
Il Vescovo pronuncia l'Omelia, nella quale, rifacendosi al cammino della Comunità parrocchiale, la esorta a vivere questo momento di grazia, illustrando le parti salienti del
rito della Dedicazione.
La Schola intona le Litanie dei Santi, cui segue la collocazione della Reliquia di san Francesco di Sales alla base dell'Altare, chiusa in un cofanetto, entro il quale è
conservata una piccola pergamena e coperta da un solido vetro. Tre Suore dell'Ordine della Visitazione ( che hanno donato alla parrocchia una artistica riproduzione del
Santo ) e due ministranti si avvicinano all'altare con dei piccoli bracieri ardenti; dopo che il Vescovo ha unto con il Crisma la mensa, li depongono su di essa perchè salga
al Signore l'incenso dell'adorazione e della preghiera.
Nel frattempo il Parroco e P. Scalici ungono con il Crisma le dodici Croci poste lungo la navata ed incensano l'Assemblea.
La pergamena riporta:
Nell'Anno del Signore millenovecentonovantasette,
il giorno 16 del mese di Novembre,
Io Salvatore De Giorgi,
Arcivescovo di Palermo,
ho consacrato
la Chiesa e quest'Altare in onore di
San Francesco
di Sales, Vescovo, Confessore
e Dottore della Chiesa e ho incluso in esso le
Reliquie dello stesso
ed ho concesso ai singoli cristiani oggi l'Indulgenza Plenaria
e nel giorno anniversario della Dedicazione l'Indulgenza parziale nella forma consueta della Chiesa.
+ Salvatore De Giorgi
Arcivescovo
L'Altare viene asterso dal santo Olio, rivestito della tovaglia ed ornato di fiori.
Il Vescovo proclama: " Risplenda nella Chiesa la luce di Cristo e giunga a tutti i popoli la pienezza della verità ". Vengono accese tutte le luci della Chiesa e le candele
poste sotto le croci. L'Aula ecclesiale adesso è pronta perchè vi possa essere offerto il santo Sacrificio: luminosa, profumata, splendente di bellezza, come la Santa
Gerusalemme la cui pianta è stata raffigurata nella parte anteriore dell'Ambone.
A conclusione della Celebrazione l'Arcivescovo ripone per la prima volta l'Eucaristia nel nuovo ciborio, dopo averla incensata al canto del " Tantum ergo ".
Subito dopo vengono firmate due pergamene a ricordo della Dedicazione dal Vescovo, dal Parroco, dal Parroco coordinatore, dal Vice Presidente del Consiglio Pastorale (
Una copia è esposta nella sacrestia ).
Infine Monsignor De Giorgi scopre la lapide posta sulla parete destra della Chiesa.